Temporary Management

Il Temporary Manager è l’opportunità di inserire in azienda figure di alto profilo per un periodo limitato.

Il Temporary Manager è un modello che si sta radicando in Italia per gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione poichè l’intervento è mirato sia in termini di tempistiche, modalità e soprattutto costi (circoscritti e definiti).

Qual’ è il profilo del Temporary Manager?

Il Temporary Manager è un manager di alto profilo che ha come unico obiettivo quello di realizzare il progetto di cambiamento e di preparare la struttura aziendale alla propria uscita. E’ un manager che si muove con rapidità nell’azienda committente ed è tanto più efficace e bravo quanto più velocemente porta a termine l’incarico che gli viene affidato.

Il suo atteggiamento mentale è quello di «lavorare per rendersi inutile il più presto possibile».

Si tratta, quindi, di un professionista che deve saper mantenere un distacco mentale dalle situazioni o dalle persone dovendo agire bene e in tempi rapidi trovando soluzioni concrete ai problemi per cui è incaricato. Grazie a questo “distacco emotivo” egli mantiene una forte   indipendenza di giudizio, che gli consente di ascoltare le opinioni e i pareri delle risorse umane già presenti in azienda, senza però essere influenzato da visioni aziendali consolidate che talvolta è chiamato a modificare.

Il Temporary Manager oltre alle competenze professionali ed alla vasta esperienza, deve possedere quei tratti caratteriali che gli consentano di sviluppare la propria leadership in maniera tanto autorevole da coinvolgere la proprietà, il management e il personale nelle nuove visioni aziendali che il cambiamento rende indispensabili.

Le qualità personali che questo professionista deve avere sono la forte motivazione ai risultati, amare le sfide, essere fortemente energetico e trasmettere questa sua forza al team e alla proprietà, essere tenace, determinato e poter vantare molteplici esperienze in settori e ambiti differenti in modo da poter trasferire la propria esperienza alle realtà aziendali con cui collabora.

Il Temporary Manager è il vero attore del cambiamento.

 

Quando utilizzare un Temporary Manager

Il Temporary Manager viene normalmente inserito quando si vuole introdurre un cambiamento forte in azienda: ciò normalmente avviene nei casi di:

Nuovo impulso nella struttura organizzativa:

Affiancamento della proprietà nella gestione aziendale.

Assenza contingente o allontanamento di un manager

Passaggio generazionale.

Momenti di criticità  (eccesso di crescita/ contrazione ):

Crescita e/o espansione non prevista

Cambio di strategia aziendale.

Integrazione culturale e organizzativa post-acquisizione.

Rilancio aziendale.

Gestione di azienda in crisi economica.

New Business:

Lancio nuovi progetti, nuove attività.

Sviluppo di nuovi canali distributivi.

Ideazione nuovo brand, nuovi prodotti, innovazione.

Riposizionamento dei prodotti brand

Delocalizzazione produttiva ed outsourcingdi processi.

 

Vantaggi per l’azienda nell’utilizzo di un Temporary Manager

Il vantaggio principale nell’inserire in azienda un Temporary Manager consiste nella flessibilità del contratto e nel poter immettere in azienda alte capacità manageriali a tempo, a seconda del budget disponibile, senza costi aggiuntivi né oneri tipici dei contratti a tempo indeterminato, meglio specificati di seguito:

  1. Costi: il Temporary Manager viene pagato a giornata effettiva svolta ed il suo contratto standard prevede normalmente periodo brevissimo di preavviso per la rescissione dello stesso. Ecco perché i costi di un Temporary Manager sono chiari e prestabiliti e non hanno ulteriori aggravi tipici del contratto a tempo indeterminato, come i vari benefit, auto, cellulare, PC, o gli extra di allontanamento come i lunghi preavvisi, azioni legali ecc…
  2. Flessibilità: il contratto con un Temporary Manager è costruito “su misura” sulle esigenze della proprietà che lo ingaggia sia in termini di durata/giornate che di contenuti/obiettivi
  3. Rapidità: affrontare subito il cambiamento richiesto introducendo in azienda il Temporary Manager è meno costoso che non affrontare la svolta. Infatti il mancato avvio del processo di cambiamento spesso prolunga la generazione di nuovo fatturato e di costi non facilmente determinabili.
  4. Efficacia: il Temporary Manager non è “viziato” dal modus operandi quotidiano, né dai paradigmi del mercato, quindi prospetta soluzioni altrimenti estranee all’azienda; è un soggetto abituato ad agire e può inserirsi nel tessuto aziendale in meno di due settimane perché, avendo già ricoperto ruoli di A.D. o D.G., conosce le dinamiche aziendali, in particolare sa comunicare con le risorse interne ed interagire con queste in tempi brevi.
  5. Operatività: il Temporary Manager è intellettualmente indipendente, punta al risultato, si immerge da subito nella specifica realtà aziendale, è ben accetto dalla struttura, perché il suo intervento è rivolto alla crescita ed è limitato a un arco temporale ben definito.
  6. Arricchimento: il Temporary Manager possiede esperienze e visione internazionali, conoscenza del mercato globale, ha accesso a risorse e collaborazioni eterogenee, sviluppa sinergie e… lascia tutto ciò come nuovo patrimonio in azienda.
  7. Ottimizzazione: anche se l’attività di un’azienda non è in perdita, ci sono sempre grandi spazi di miglioramento, che si possono tradurre in un sensibile aumento del margine, ricercando di volta in volta soluzioni adeguate alla realtà aziendale di partenza.
  8. Coaching: il Temporary Manager, svolgendo il suo compito, trasferisce know-how e competenze al management interno di riferimento (quadri o nuove generazioni), garantendo il consolidamento dei risultati conseguiti e la continuità al termine del suo intervento.
  9. Trasferimento delle responsabilità: quando all’imprenditore spetta di compiere delle scelte “delicate”, il Temporary Manager può sostituirsi a lui per il tempo necessario a compierle. Un esempio pratico può essere dato dal caso di necessario ridimensionamento dell’azienda e conseguenti scelte dolorose di licenziamento. Il titolare, specie nelle PMI, conosce personalmente i dipendenti e spesso anche le loro famiglie, non se la sente quindi di farlo direttamente, ma potrà demandarlo a una persona esterna, che assumerà la parte del “cattivo”, sollevando in qualche modo l’imprenditore dalle implicazioni psicologiche di quelle scelte obbligate, ma difficili da gestire in prima persona.

( Fonte: Leadership & Management)

 

I manager PMI Consulting che possono offrire una consulenza come Temporary Manager sono Paola Ronchi e Andrea Parenti