Come finirà il mondo del lavoro nel 2024?
Con l’arrivo di ottobre, è iniziato l’ultimo trimestre dell’anno e ci chiediamo: come finirà il 2024 per il mondo del lavoro? Nel primo trimestre del 2024, l’Istat ha rilevato un aumento di 75 mila unità di occupati rispetto al quarto trimestre del 2023, indicando un inizio d’anno piuttosto positivo. Tuttavia, le aziende continuano a incontrare difficoltà nel reperire personale qualificato.
L’Osservatorio di INTOO ha cercato di rispondere a questa domanda incrociando diversi dati provenienti da molteplici fonti. Si stima che, nell’ultimo trimestre, più di un milione e mezzo di risorse saranno ricercate dalle aziende per i loro organici. Il 60% dei nuovi inserimenti è previsto che avvenga in aziende piccole e medie, con un massimo di 50 dipendenti. Nonostante questi numeri, trovare personale qualificato rimane una sfida significativa.
Le motivazioni di questa difficoltà sono molteplici. La mancanza di candidati e la preparazione inadeguata rappresentano metà delle cause. I settori che incontrano maggiori difficoltà nel reperimento delle risorse umane includono l’industria del legno/mobile, l’industria meccanica/elettronica e l’industria del tessile/abbigliamento.
Per affrontare queste sfide, le aziende devono adottare strategie innovative per attrarre e trattenere talenti. Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei dipendenti può contribuire a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, la collaborazione tra aziende, istituzioni educative e governi può facilitare la creazione di programmi di formazione mirati e l’implementazione di politiche che favoriscano l’occupazione.
In conclusione, il 2024 si prospetta come un anno di sfide e opportunità per il mondo del lavoro. Le aziende devono essere proattive nel loro approccio al reclutamento e alla gestione delle risorse umane per garantire una crescita sostenibile e un futuro prospero.
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